Armando Lieto (Gaeta, 1917-2016): “La gioia nel colore, opere dal 1957 al 2014”

Domenica 5 marzo 2017, alle ore 11,00,  presso la Pinacoteca comunale di Gaeta, in via De Lieto n. 2, è stata inaugurata la mostra antologica di Armando Lieto. La mostra, dal titolo “La gioia nel colore, opere dal 1957 al 2014”, ripercorre l’intensa esperienza artistica del pittore gaetano con l’esposizione di circa 160 opere ed è corredata da disegni preparatori, documenti e apparati fotografici.

 

Biografia dell'Artista

Armando Lieto nasce a Gaeta nel 1917. Eredita la predisposizione alla pittura dal padre Vincenzo, decoratore,  e dal fratello Mario, pittore,  passione che coltiva fin da ragazzo ma  che purtroppo deve accantonare alla morte del genitore nel 1931, fatto doloroso che complica profondamente le sorti familiari. Inoltre, partito militare di leva nel 1937, si ritrova a vestire la divisa militare fino al 1944 per le tragiche vicende belliche. 
Riconquistata sul finire degli anni ‘40 una migliore qualità di vita, può tornare a dedicarsi alla pittura raccogliendo il testimone dal fratello Mario che muore a soli quaranta anni nel 1955. Inizia in quell’anno il suo lungo viaggio nell’arte: animato da un forte e serio impegno, studia con avidità la pittura dei maestri del passato e dei contemporanei. 
È stato uno dei protagonista dell’arte visiva del sud pontino degli ultimi sessant’anni, nonostante tenesse un atteggiamento piuttosto riservato. Pur prendendo parte a tante mostre storiche, dalla fine degli anni sessanta ha preferito lavorare e condurre la sua personale ricerca lontano dai riflettori mediatici, ma con la dignità e la consapevolezza del vero “dilettante” che ha il coraggio di mostrare se stesso in un mondo di professionisti condizionati dalle tendenze e dal mercato. Inoltre, ha contribuito con la sua concretezza alla nascita del Porticato gaetano, la più longeva rassegna pittorica della Provincia di Latina, e alla costituzione della Pinacoteca comunale della sua città. 
Filo conduttore della sua ricerca pittorica è stato certamente il colore, obiettivo prefissatosi, invece, il  trasmettere gioia e positività attraverso i quadri. Suoi principali riferimenti sono stati certamente Van Gogh, Gauguin e Cezanne, ma ha guardato attentamente tutta l’arte del Novecento, compreso l’arte informale, in particolare quella geometrica, che l’ha catturato nell’ultima sua stagione creativa. 
Muore a Gaeta l’8 aprile del 2016.
Il catalogo generale dell’Artista è a disposizione presso il book shop della Pinacoteca.

 

Video dell’inaugurazione della mostra