Francine Mury (Svizzera): “Derive di Tempo e di Memorie”

Francine Mury

Dal 21 maggio al 9 luglio 2017


Mostra sulle sedimentazioni del tempo e dello spazio attraverso 
fotoassemblaggi, monotipi e tele realizzate nel 2016/2017 


Curatore della mostra
Prof. Pietro Bellasi
sociologo, storico dell’arte, Milano

“Restes en mémoire” comprende un lavoro simultaneo di foto-assemblaggi, monotipi e dipinti. Questa raccolta di lavori è una risposta alla città durante il mio soggiorno di sei mesi alla Cité Internationale des Arts di Parigi.
Una ricerca a partire dalla condizione fisica di un luogo, che spazia su narrazioni meno visibili, sotto o attraverso la sua superficie.
L’immagine del paesaggio urbano, la cui superficie è in permanente mutazione, mi ha ispirato per realizzare un lavoro sul tempo dello sguardo. Osservando la dicotomia tra l’impronta umana sulla natura e il contesto urbano, questo progetto tenta di determinare il valore degli spazi osservati. Non è mia intenzione presentare questo processo attraverso i « circuiti del sapere », ma di chiarire ciò partendo da due visioni dell’immagine, tramite una metafora.

Note sulla città:
I parchi e i giardini botanici sono ben preservati e (ri) costituiscono con sapienza il repertorio del mondo vegetale. Acquisiscono quasi una dimensione artistica formando una cornice che delimita una topografia di dimensione immaginaria. Il disegno nascosto di uno spazio.
Il fiume, il suo elemento rappresenta la parte più naturale della città.
Però anche ostacolo che scorre, trasporta, e diventa pure luogo di divertimento. Paradossalmente separa e unisce. I ponti e passerelle sormontano l’ostacolo e comunicano, sono i rappresentanti di un’epoca e di una cultura, costruiti con materiali diversi, pietra, legno o ferro.
Lo specchio è un’area riflettente e lucida. L’immagine vista attraverso uno specchio è detta virtuale. Molto diffusi in luoghi pubblici, dove si può osservare senza essere visti, angoli molto vasti e profondi. Crea l’illusione della propria immagine inversa. Lo specchio apre uno spazio e fa entrare la via nel Bar (Caffè). Crea l’illusione spostando lo sguardo da un spazio ridotto, a uno molto più vasto. Pareti di specchi, luccicanti di notte, evanescenti di giorno.
Le piazze e piazzette sono luoghi dove possiamo illuderci d’incontri casuali o effimeri. Un coacervo di crocevie, vuoto nel centro o spesso decorato con una fontana. Lungo i muri delle case sono accostati spesso tavoli e sedie per un ristoro al breve e raro raggio di sole.
I protagonisti delle piazze però sono gli alberi; come sono monumenti e narrano la memoria.
Flanerie dove lo sguardo coglie luoghi e ricordi casualmente. L’uso della flanerie è propria alla città, toglie il senso di rresponsabilità, libera l’io; il movimento e la direzione non hanno meta. Consente di essere nell’abbandono, qui e ora. Esprime un non tempo, permettendo di accogliere quello che si percepisce fuori da uno spazio-tempo o da una costrizione. Significa deambulare come esercizio di meditazione con la consapevolezza di non dover andare da nessuna parte.
È quanto intendo svelare con queste nuove opere che continuano i miei lavori precedenti dal ciclo “Temps vértical”. Questo ciclo si è ispirato in primis “ delle 100 vedute celebri di Hiroshige”.
Il lavoro è concepito in primo luogo sotto l’aspetto di una “lettura” dove vi sono due livelli d’applicazione e dove si dà libertà allo spazio, metodo particolarmente propizio all’improvvisazione, lasciando fluire l’esperienzialità.

Francine Mury, Paris décembre 2016

 

Biografia dell'Artista

Francine Mury è nata nella Svizzera francese a Montreux.
Studia arti visive dapprima in Inghilterra alla Shrewsbury Art School e in seguito Grafica nelle (Kunstgewerbeschulen) di Basilea e Berna, diploma.
Agli inizi degli anni ottanta si trasferisce a Parigi; formazione nelle tecniche di Calcografia. 
Dal 2003 al 2007 vive e lavora fra Milano e Roma.
Oltre all’attività artistica, si è impegnata dal 1991 al 2010  nell’insegnamento presso il CSIA (centro scolastico industrie artistiche) Lugano, in seguito nel DACD (Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design) della SUPSI  Lugano.
Diploma di arteterapeuta tramite pittura e terapista complementare PTM°
Sueopere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Svizzera e all’estero.
Numerose esposizioni in Gallerie e Musei in Svizzera e all’estero.
Bourse de l’instruction Publique du canton de Neuchâtel. Werkbeitrag du Canton de Berne. Bourse Aeschlimann, Bourse Esther Matossi. 
Presidente Visarte Ticino dal 2011 al 2013. Swiss Award nel 1977. Premio Svizzero della calcografia del ETH, GrafischeSammlung, Zurigo, 2010.Nel 2016 in residenza di sei mesi a laCitéInternationaledesArts Parigi.Vive e lavora a Meride nel Canton Ticino. 

 

Bibliografia

Der blaue Berg, nummer neun, Bern Juni 1981. Francine Mury, ich will mich nicht domestizieren lassen, Schweizer Frauenblatt Nr.5/1984. 1 pag. Lokaltermin, Fred Zaugg, Bernische Kunstgesellschaft,1988, ISBN 3-905161-01-X. Figurazioni dell’anima, Luigi Cavadini, G.Casagrande editore, Lugano 1991.Le Verbe et l’image, Bernadette Richard, Revue no2 de l’Association Artistes à la Bastille, Paris,1991.Francine Mury, Manuela Kahn-Rossi, Fidia Edizione d’arte, Lugano 1992, ISBN 88-7269-016-1Interview Radio suisse Romande, emission lors de l’exposition à la Galerie des amis des arts, mai-juin, 1992. 20‘min
Salon, Galerie Amis des Arts, Jeanne Billeter, Neuchâtel 1993. 
Under 49, Walter Schönenberger, Mendrisio Museo d’Arte, 1994, ISBN 88-85186-11-4.
Cartografie dell’invisibile, Luisa Bonesio, Domenico Lucchini, Casa Cavallier Pellanda, Biasca, 1996
Wanderer zwischen den Welten, im Gespräch mit Hans-Jürgen Bracker und Tom Raines, in NOVALIS 
Zeitschrift für spirituelles Denken, 7/81997. 5 pag. In anderem Licht, Christiane Klein, E.Roether Verlag, 
Darmstadt 1997.Ragamala, écouter les couleurs-peindre des son,  Maya Burger, Manoir de la Ville de Martigny,1997
Dipingere con il giallo, Francine Mury in “Color Giallo” a cura di Domenico Lucchini, Comune di Chiasso1999
Lebenskunst-Stücke für jeden Tag, Matthias Krieg TVZ, Verlag am Eschbach 1999/ Theologischer Verlag Zürich/
ISBN 3-290-17156-6 La Maison:dessin du monde, Maya Burger 2000
Die Reformierten, Suchbilder einer Identität, MatthiasKrieg,TVZ Theologischer Verlag,Zürich 2002, 
ISBN 3-290-17236-8 . Le cartografie dell’invisibile di Francine Mury intervista di Lucia Morello in Ticino 7, no7, 1 pag. maggio 2002. viaggio nell’interiorità, intervista di Claudio Nembrini, in ‘Il mondo delle immagini’, 
RSI, 22-12-2002. 28‘ op. PENSIERI Francine Mury in „Sublime“ Aevum Antiquum N.S.3 pp. 413-417, Università Cattolica Milano,2003,ISSN 0042-725X. incidenti di percorso, intervista di  Piero del Giudice, in GALATEA , maggio 2005,nr 5, 1pag.
Polemos l’opera d’arte tra conflitto e superamento, a cura di Daniela Cristadoro e Angela Madesani,  
Silvana Editoriale, 2006 EDEN, testi di Luisa Bonesio, Christiane Klein, Matthias Krieg, Claudio Guarda, 
Mara Folini, Edizioni sottoscala Bellinzona 2008, ISNB 978-88-95471-01-3. Hortus conclusus, testo di Françoise Jaunin Une biologie buissonière, ANAedizioni Locarno 2009 . Francine Mury Works 2005-2007, Paolo Belli, Pietro Bellasi, Martin Kunz, Edizioni Casagrande Bellinzona, 2007, ISBN 978-88-7713-512-4 . vita silente, testi Christiane Klein, Alexandar Neubauer, Edizione Gd’Encre, Le Locle 2010, ISBN 2-940257-77-9. vita silente, testo Flaminio Gualdoni, Edizioni Folini Arte, 2010, ISBN 978-88-904863-1-9. Il mio giardino incantato, ticino welcome magazine sett/ott 2014. Abgelagert und geschichtet, freigelegt und übermalt, Ulricke Büchs, Jahrbuch Kunst und Kirche 2013/14, ISSN 2235-2023
Il Monte,. Dominique von Burg, Kunstbulletin 10/2015. Francine Mury Monotipi, Pietro Bellasi, Matteo Bianchi, edizione Pagine d’arte 2016. Derive di tempo e di memorie, a cura di Pietro Bellasi, con testi di Pietro Bellasi, Bruno Corà, Carole Heansler Huguet, 2017 .